COME E PERCHÉ AVVIENE LO STIRAMENTO?
Si può immaginare il Tessuto Connettivo come una certa quantità di fibre -catene proteiniche elastiche (Elastina) e resistive (Collagene)- immerse in un gel, nel quale sono presenti anche alcune cellule (produttrici le catene proteiniche in questione). Il numero, la percentuale e l’orientazione delle fibre di Elastina e di Collagene dianno tutta la gamma dei diversi tipi di Tessuto Connettivo presenti e costituenti il nostro Corpo. Una fascia connettivale, un tendine, una guaina tendinea, l’involucro esterno di un muscolo, l’impalcatura interna di un muscolo –quella che ospita le singole cellule muscolari-, un legamento,…, sono tutte strutture sottoposte passivamente a tensioni. Nel caso la tensione superi il limite di rottura del tessuto, questo può subire cedimenti strutturali. Nel caso siano lievi, li possiamo immaginare come degli “sfibramenti”, delle “smagliature”. Altrimenti possono essere anche di maggiore entità. Inoltre possono essere accompagnati da ematomi nel caso in cui, proprio a ridosso di quella struttura, trovi sede un capillare, il quale non abbia retto ad altrettanto allungamento e si sia rotto. Il dolore ci avvisa che un danno si è prodotto e ci dissuade dall’utilizzo normale della parte lesa. Automaticamente scatta l’Infiammazione e, successivamente, si può anche instaurare una Contrattura Antalgica.
COSA SI PUÒ FARE? Come tutto, può risolversi da sé, ma i tempi sono assai personali. Tutto ciò che può limitare il movimento della zona lesa può servire, come pure tutto ciò che può aiutare a ridurre l’Infiammazione –vedi Contrattura muscolare-. Nel caso la conseguente Contrattura Antalgica ostacoli la buona irrorazione e il buon drenaggio, può essere utile rimuoverla. COSA FACCIO? Vedi Contrattura Antalgica.
COME FACCIO? Utilizzo il DIALOGO MUSCOLO TENSIVO.
Si può immaginare il Tessuto Connettivo come una certa quantità di fibre -catene proteiniche elastiche (Elastina) e resistive (Collagene)- immerse in un gel, nel quale sono presenti anche alcune cellule (produttrici le catene proteiniche in questione). Il numero, la percentuale e l’orientazione delle fibre di Elastina e di Collagene dianno tutta la gamma dei diversi tipi di Tessuto Connettivo presenti e costituenti il nostro Corpo. Una fascia connettivale, un tendine, una guaina tendinea, l’involucro esterno di un muscolo, l’impalcatura interna di un muscolo –quella che ospita le singole cellule muscolari-, un legamento,…, sono tutte strutture sottoposte passivamente a tensioni. Nel caso la tensione superi il limite di rottura del tessuto, questo può subire cedimenti strutturali. Nel caso siano lievi, li possiamo immaginare come degli “sfibramenti”, delle “smagliature”. Altrimenti possono essere anche di maggiore entità. Inoltre possono essere accompagnati da ematomi nel caso in cui, proprio a ridosso di quella struttura, trovi sede un capillare, il quale non abbia retto ad altrettanto allungamento e si sia rotto. Il dolore ci avvisa che un danno si è prodotto e ci dissuade dall’utilizzo normale della parte lesa. Automaticamente scatta l’Infiammazione e, successivamente, si può anche instaurare una Contrattura Antalgica.
COSA SI PUÒ FARE? Come tutto, può risolversi da sé, ma i tempi sono assai personali. Tutto ciò che può limitare il movimento della zona lesa può servire, come pure tutto ciò che può aiutare a ridurre l’Infiammazione –vedi Contrattura muscolare-. Nel caso la conseguente Contrattura Antalgica ostacoli la buona irrorazione e il buon drenaggio, può essere utile rimuoverla. COSA FACCIO? Vedi Contrattura Antalgica.
COME FACCIO? Utilizzo il DIALOGO MUSCOLO TENSIVO.
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